<< Rareca Antica – Musica tradizionale dal Vesuviano al Sud Italia >>
*** Start ore: 22:00 ** Free entry ** Open-air ***
Info e prenotazione tavoli: 3319021391 – www.equobar.it
In trio con: Dario Mogavero_ voce e tamburi, Raffaele De Luca Picione_ organetti diatonici, Fabio Soriano_ fiati (ciaramella, flauti di canna, flauto dolce, flauto traverso).
I Rareca Antica (dal dialetto vesuviano “radice antica”) nascono dalla comune passione dei propri componenti per la cultura e l’identità della tradizione divulgata ed espressa nel canto, nella musica e nella danza. Dopo tanti anni di partecipazione alle feste tradizionali, di frequentazione di riti e cerimonie tradizionali, di raccolta e apprendimento sul campo della tradizione musicale e dei “suoni” nostri, di impegno in molte formazioni e gruppi dell’area campana, i Rareca Antica si sono ritrovati insieme nel progetto di riproposizione e divulgazione del repertorio popolare, in primis vesuviano, e di quello campano e del sud Italia.
Rareca Antica ( il canzoniere vesuviano) è un gruppo di musica tradizionale e popolare che si fonda sulla ricerca di canti tradizionali popolari religiosi, canti d’amore, canti di dispetto, serenate, ninna nanne, canti di lavoro. Oltre all’attenzione dovuta alla tammurriata (cant’ ncopp’ o tambur), si dedica a tutte le altre espressioni musicali dell’area vesuviana e anche a quelle di altri balli del sud Italia.
Vengono utilizzati strumenti rigorosamente tradizionali per proporre l’energia di una musica che da secoli continua ad emozionare e la cultura che da generazioni in generazioni tramanda significati e storie.
Il repertorio è il risultato di una ricerca (che si ritiene sempre in itinere…) di canti, musiche e stili vocali tradizionali ed è costituito essenzialmente da due aree: l’area di origine del gruppo, vesuviana e campana (tammurriata, fronne, canti d’amore, serenate, tarantelle cilentane, tarantella montemaranese) e un’area più vasta del Sud Italia (tarantelle calabresi, pizziche salentine e brindisine, tarantelle del Gargano, ma anche saltarelli – tipica tarantella centromeridionale-). Fanno parte del repertorio anche canti di lavoro e religiosi rigorosamente tradizionali e parte importante della tradizione devozionale.
Molti brani sono noti, ma diversi sono quelli inediti al grande pubblico, frutto del lavoro di riscoperta della tradizione.
La formazione è composta dal canto (Dario Mogavero il cantante, è ormai riconosciuto come una delle voci più suggestive, limpide e forti anche dagli anziani e intenditori della nostra zona vesuviana), tammorra/tamburello (tipiche percussioni del sud Italia), dalla chitarra classica e chitarra battente (strumento di liuteria, emblema delle serenate e delle tarantelle nel Sud Italia), dal violino ed anche dai fiati (zampogna, ciaramella, flauto traverso, flauti dolci e ocarina ), dagli organetti (sia modelli tradizionali che modelli sperimentali e innovativi appositamente costruiti), e dal ballo (i ballerini/e sono insegnanti da molti anni di balli tradizionali).
Tutti i musicisti provengono da esperienze e collaborazioni stabili di musica popolare importanti (solo per fare qualche nome Marcello Colasurdo, Antonio Matrone O’Lione, Ugo Maiorano, Pino Jove della Perteca, Musicastoria, Spaccapaese, Damadakà…).
Lo spettacolo è classificabile in tre fasi:
Ascoltare: canzoni popolari presentate nella loro storia e origine e con tarantelle alla zampogna, all’organetto , chitarra battente.
Ammirare: tutti i balli sono eseguiti magistralmente da una coppia di ballerini .
Partecipare: il pubblico può essere coinvolto e prendere parte ai balli.
Uno spettacolo già collaudato ormai in molteplici contesti, dalle situazioni itineranti e acustiche, a concerti di piazza su palchi e in festival di musica e ballo tradizionale dove si sono tenuti stage di tammurriata (di insegnamento della danza e delle tecniche per suonare la tammorra).
Tra i vari luoghi dove il gruppo si è esibito riscuotendo un incentivante ed entusiasmante consenso, ci sono Genova, Benevento, Avellino, Lucera, Foggia, Manduria, Rieti, Salerno, Vallo della Lucania, Montesantangelo, Roma (durante la manifestazione internazionale della Maratona) e gli schermi di RAISAT (con diretta in mondovisione durante la messa del Papa), Montenegro, il Carpino Folk Festival (punto di riferimento per tutta la musica tradizionale italiana), l’Ariano Folk Festival, il Festival Internazionale della Zampogna di Scapoli (Is), il Santriantella Festival (Cz), Capodanze Festival a Sant’Agata di Puglia, Zingaria Festival, Rassegna del Carnevale di Montemarano 2010 e 2011, Festival “Weberfest” Berlino 2011, Sereno variabile gennaio 2012, 2° classificato La Marca Folk 2011.
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